FASTER

FASTER è un progetto europeo che ha visto la collaborazione tra enti di ricerca applicata, aziende e sistemi di protezione civile. Propone un nuovo approccio e nuovi strumenti tecnologici in caso di disastri. L’obiettivo era migliorare l’efficacia della risposta dei sistemi di soccorso e garantire le condizioni di sicurezza degli operatori sul campo, attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia: applicazioni mobili, veicoli a guida autonoma, droni e blockchain.
In caso di catastrofi naturali, disastri tecnologici causati dall'uomo o attacchi terroristici, i soccorritori – volontari di Protezione Civile, Forze dell’Ordine, artificieri, Vigili del Fuoco, unità antiterrorismo e operatori sanitari di emergenza - giocano un ruolo cruciale. Ecco alcuni esempi di soluzioni sviluppate dal progetto FASTER che potranno esser utili per supportarli:
- strumenti per la creazione di report e la geolocalizzazione dei soccorritori sul terreno, sviluppati in ambiente Telegram
- strumenti indossabili (wearables) di tipo smartwatch, per la ricezione e l’invio di segnalazioni
- textiles – sensori da indossare, per il controllo in telemetria di parametri ambientali e biometrici dei soccorritori
- soluzioni di interoperabilità e comunicazione tra sistemi informativi, per lo scambio di messaggi tra operatori
- strumenti cartografici di visualizzazione dei dati relativi allo scenario emergenziale, in versione desktop e portatile
- droni per il sorvolo delle aree, con trasmissione in tempo reale delle immagini acquisite ai centri di comando e alle sale operative di protezione civile attivate sul territorio.
Il Piemonte è una delle tre sedi dove sono state sperimentate le soluzioni FASTER, già a partire dalla prima esercitazione del 27 gennaio 2021. In quell’occasione è stato simulato uno scenario alluvionale, del tutto simile a quello dell’esondazione del Chisola, che ha colpito Moncalieri nel 2016. La seconda esercitazione italiana si è svolta il 25 gennaio 2022 ad Avigliana, dove sono stati testati nuovi strumenti tecnologici per la gestione delle calamità. Il CSI è stato coinvolto in tutte le attività ed è tra i 23 partner del progetto.